Un’emergenza che ha creato un trauma collettivo
La situazione di emergenza legata al Covid 19 e il conseguente lock down hanno creato un trauma collettivo e individuale che possiamo dare per scontato.
Qualcosa si è interrotto bruscamente lasciando inquietudine, paura, incertezza, immobilità, perdita di connessioni abituali, frustrazione.
Il mondo si è ristretto e il tempo si è dilatato
I ritmi e i riferimenti conosciuti sono improvvisamente cambiati e per un tempo lungo.
Affetti e situazioni note e quotidiane sono state bruscamente abbandonate.
Il mondo si è ristretto e il tempo si è dilatato, per adulti e bambin*/ragazz*.
Ansia, malinconia, rabbia sono diventate le forme del malessere diffuso.
La trasformazione in luogo virtuale del contenitore scolastico. L’assenza di altre relazione quotidiane rassicuranti e accudenti (i nonni per esempio, la scuola materna o lo sport e gli amici). Sono tutti eventi che hanno generato spiazzamento e preoccupazione (mancanza della scuola, dei compagni, del gioco condiviso, dei nonni, delle attività extrascolastiche …).
Una certa fatica va data per scontata e non va sottovalutata
Dobbiamo quindi dare per scontata una certa fatica, fisiologica o patologica che sia. E questa fatica non va mai ignorata ma deve essere valutata con attenzione e disponibilità.
Dobbiamo cogliere tutti i segnali che soprattutto bambin* e ragazzin* mandano riguardo all’esperienza vissuta negli ultimi mesi.
Tenendo conto inoltre che anche gli adulti sono comunque convolti in questa fatica e a volte potrebbero non essere in grado di essere loro di supporto come in tempi ordinari.
Un piccolo aiuto per affrontare questi problemi
Grazie alla disponibilità della nostra pedagogista di riferimento, Laura Campanello, a breve renderemo disponibili online delle pillole pedagogiche per affrontare alcuni dei più diffusi malesseri.
Se però avete la sensazione che qualcosa stia andando storto e non volete aspettare, vi invitiamo a scriverci a info@lacicalalibri.it: vi metteremo in contatto con la dott.ssa Campanello.