UNA LETTERA PER LEO
Sergio Ruzzier
Topipittori, 2015
Leo è un furetto che fa il postino in un piccolo paese, consegnando lettere e pacchi di tutti i tipi, col tempo per una partita a bocce tra amici e una chiacchiera con cibo offerto dai compaesani che apprezzano la sua disponibilità e la sua gentilezza (a differenza della petulante postina che in tv reclamizza l’adesivo per dentiere e a cui vengono offerte torte che attentano ai denti, qui la signora Durelli prepara un sontuoso zabaglione: così si fa!). L’unico cruccio è di non ricevere mainulla al suo indirizzo. Quel che trova nella buca invece non è proprio indirizzato a lui; è un piccolo uccellino che ha perso lo stormo e non èin grado di continuare il volo da solo. Sa dire solo cip (e il verso diventerà il suo nome) e ha bisogno della cura e dell’attenzione che Leopuò dargli, senza esserne del tutto consapevole e cercando comunque di fare il meglio. Passano così i giorni e le stagioni; il tempo è trascorso insieme in condivisione: Leo osserva il piccolo che impara, che scopre cose nuove, che tocca per la prima volta la neve. Poi torna la primavera e Cip è grande abbastanza per partire, senza dimenticare l’amico, mandandogli pensieri, lettere e sorprese.
Gli occhi di Leo – che osserva orgoglioso i progressi di Cip, che consapevole e un po’ triste vede gli uccelli tornare a nord, che si riempie di sorpresa davanti all’attesa lettera – sono impagabili e dicono tutto quel che non è scritto perché le parole sono superflue.
Età di lettura consigliata: 4+
(recensione a cura di Caterina Ramonda, tratta dal blog Le letture di Biblioragazzi)