RACCONTI DEI SAGGI GIARDINIERI
Pascal Fauliot, Patrick Fischmann
L’Ippocampo, 2011

E’ un libro di racconti, miti, fiabe, novelle sul giardino e soprattutto sulla filosofia e le azioni di chi lo coltiva, che provengono da Francia, Arabia, Cina e da paesi ancora più lontani: Racconti dei saggi giardinieri (pp. 240, euro 15), un volume elegantissimo rilegato in tela e corredato da trenta magnifiche tavole a colori, ultimo uscito di una collana creata dalle Editions du Seuil e puntualmente tradotta in italiano. Gli autori,Pascal Fauliot e Patrick Fischmann, non sono solo compilatori di antologie ma anche narratori e musicisti che portano queste storie ovunque siano richieste, dando loro vita col corpo e con la voce. E in questo libro, dopo aver affrontato in altri volumi della collana temi come il cielo degli astrologi, dei poeti e di popoli antichi e lontani, o l’islam delle brevi storie turco-persiane, umoristiche e piene di saggezza, hanno scelto per la loro ultima antologia versioni poco conosciute di racconti celebri come quello dell’uomo povero che non possedeva neppure la camicia e trovava la sua felicità nel coltivare la terra, assieme a storie meno note che provengono quasi sempre dal Medio o Estremo Oriente.
Vediamo così sfilare la ex geisha Chiyo, che con la minaccia di trasformarlo in legna da ardere, riesce a far rifiorire il ciliegio del governatore, o il giardiniere del re di Persia che disturba il suo padrone lavorando nel giardino fino a tardi e per questo rischia una punizione che eviterà abilmente o lo spocchioso letterato confuciano che crede di sapere tutto su come si annaffia e dà lezioni a un vecchio giardiniere da cui verrà poi messo in ridicolo. E il giardino, luogo dove natura e cultura confluiscono, di storia in storia diventa metafora dell’esistenza e suggerisce la possibilità che il suo spazio chiuso sia, in realtà, molto più vasto e promettente di quel che appare.

(recensione a cura di Francesca Lazzarato, tratta da Il Manifesto)