Semplice la felicità, Jean-François Sénéchal, trad. Claudine Turla, EDT, 2020
COSA: un romanzo che ha per protagonista Chris un ragazzo in ritardo che il giorno del suo diciottesimo compleanno si ritrova nella sua casa perfettamente ordinata ma vuota: la sua mamma se n’è andata. Parte così la storia del primo anno di vita da solo di Chris che racconta alla mamma che non c’è tutto quello che gli succede (e di sicuro non è una vita monotona, la sua). Il mondo di Chris è sfaccettato come quello di tutti noi, ci sono buoni e cattivi incontri, giorni allegri e giorni faticosi ma l’autore riesce a raccontarlo in modo così semplice, ironico e a tratti commovente da tenerti incollato fino all’ultima pagina.
CHI: ragazz* dai 13 anni
PERCHÉ: nel raccontare la storia di Chris l’autore riesce a far riflettere sulla disabilità senza cadere nella banalità di farne il “tema” del romanzo. L’essere in ritardo del protagonista è una delle tante tessere del puzzle della sua vita e la storia vera è l’avventura di diventare adulti, meglio se affidabili come Chris.
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