IL RISCATTO DI DOND
Siobhan Down
Uovonero, 2014
Darra è una bella ragaz­zina di tre­dici anni. Vive su un’isola del nord dove il mare è spesso tem­pe­stoso e s’infrange sugli sco­gli con vio­lenza. Fin qui, nes­sun segno par­ti­co­lare: potrebbe essere una ragaz­zina come tante, andare a scuola e divi­dere la merenda con le sue com­pa­gne ogni pome­rig­gio. Ma il destino di Darra non è quello di una qual­siasi adolescente.

Lei è la tre­di­ce­sima nata e come tale, al rag­giun­gi­mento dello stesso numero di anni per età, deve essere sacri­fi­cata al dio degli inferi Dond. Dovrà anne­gare per amman­sirlo e per far pro­spe­rare la sua comu­nità di pesca­tori. Sarà solo Darra, con una pie­tra al collo, a far pla­care l’ira fune­sta del dio delle tene­bre sot­to­ma­rine. Quando nac­que, gemella di un maschietto di nome Bawn, venne con­dan­nata all’istante: era lei la tre­di­ce­sima che nes­suno si aspet­tava uscisse dal ven­tre della madre. Ripu­diata per evi­tare il dolore futuro, ha vis­suto una esi­stenza di soli­tu­dine con un anziano del vil­lag­gio che la ha accu­dita e lasciata cre­scere, così da pre­pa­rarla in «dono».

Comin­cia così l’intensissimo – anche per scrit­tura – romanzo di Sio­b­han Dowd (Uovo­nero edi­tore, pp. 112, euro 14), Il Riscatto di Dond.
Nelle illu­stra­zioni di Pam Smy, che molto ricor­dano quelle delle fiabe popo­lari e delle leg­gende nor­di­che, vediamo una fan­ciulla pian­gere per il ter­rore, dispe­rarsi per quel suo, cru­dele ultimo giorno sulla terra. Sio­b­han Dowd, la scrit­trice inglese morta a soli 47 anni nel 2007, è anche l’autrice de Il mistero di Lon­don Eye (pre­mio Ander­sen 2012) e di Cry­stal della strada.

Atti­vi­sta, pala­dina dei diritti umani – ha mili­tato con­tro la cen­sura, ha por­tato in car­cere gli autori e, prima di scom­pa­rire, ha fon­dato una asso­cia­zione che favo­ri­sce la let­tura dei bam­bini che vivono in con­te­sti disa­giati – Dowd in ogni suo romanzo ha mesco­lato i generi, rein­ven­tando por­zioni di mondo. Que­sta volta ha virato verso il fan­ta­stico, inse­rendo fra le pagine tese e intrise degli umori inver­nali di una sta­gione eter­na­mente ostile, una grande sto­ria d’amore fra­terna. Bawn, infatti, il gemello per­duto fin dall’infanzia – il vero «tre­di­ce­simo» nato se la madre non avesse men­tito pre­fe­rendo il sacri­fico della fem­mina al suo posto – com­pie un gesto eroico, di gene­ro­sità e giu­sti­zia. E, insieme a una madre pen­tita, sal­verà se stesso e la sorella.

(recensione a cura di Arianna di Genova, tratta da Il Manifesto del 20/12/2014)