IL PICCOLO CAPITANO
Paul Biegel – ill. Carl Hollander (trad. di Anna Patrucco Becchi)
La Nuova frontiera junior, 2014

Un classico della letteratura olandese arriva per la prima volta in traduzione italiana, riproponendo alcuni dei temi più importanti della narrativa per l’infanzia: l’avventura, il desiderio di scoprire (e di disobbedire!), la voglia di crescere e insieme la paura di diventare adulti.

Come ogni epopea che si rispetti, comincia in una terra senza tempo esenza nome, dove un piccolo, curioso capitano vive in una barca arenatasi su una duna a causa di una tempesta. Un capitano bambino, che ignora le domande sulla sua provenienza e suona la sua tromba d’ottone. Sospetto ai più, ha come unico amico il vecchio navigante naufragato e trova appoggio nei bambini, affascinati dalla sua idea di riparare la barca e partire verso l’Isola dei Grandi, dove – se dormi una notte – tiritrovi uomo grande. L’avventura sta già nel provare a riparare la barca con quel che si trova in giro e nel darsi un gran daffare per racimolare denaro da fondere per ottenere un’elica; poi prosegue con la partenza della Maiunafalla, a cui si aggregano altri tre bambini. Per scoprire che sulla famigerata isola si cresce in statura, ma non in età; per incontrare altri naufraghi, marinai perduti, animali da circo, regni dov’è bandito il colore, elefanti da cavalcare. E via così, verso altre e altre avventure, visto che Paul Biegel ha scritto altri libri dedicati al piccolo capitano e ai suoi amici.

Questo libro ha un solo difetto: fa sentire nella fattura delle immagini che lo accompagnano l’età che ha; è stato pubblicato nel 1970, ma – arrivando solo ora sui nostri scaffali – non è conosciuto, non ha lo status di un classico, quindi la sua copertina potrebbe costituire uno svantaggio perché, a prima vista, ben pochi lettori se lo fileranno.Starà alla bravura di chi propone, di chi invita a leggerlo mediante il racconto della trama e la lettura di brani ad alta voce, farlo apprezzare come merita.

Età di lettura consigliata: 8-10 anni

(recensione a cura di Caterina Ramonda, tratta dal blog Le letture di Biblioragazzi)