IL GRANDE REGALO DI TASSO
Susan Varley, trad. Sara Marconi
Il Castoro, 2018

Tasso è ben voluto da tutti nella foresta, ben conosciuto anche perché non disdegna di dare aiuto o consiglio quando serve; è saggio, non solo perché è vecchio – come sottolinea il testo – ma probabilmente perché dai suoi anni passati ha saputo osservare e imparare. Sa quindi di essere vicino alla morte e non è preoccupato di quel passaggio che per lui significa semplicemente lasciare un corpo che non funziona nemmeno più tanto bene; è preparato insomma. Non così i suoi amici che si lasciano prendere dallo sconforto e dalla tristezza quando Volpe ne annuncia la morte.
L’albo dice con grande delicatezza del dolore e della tristezza e anche del tempo necessario ad elaborare quel lutto, facendosi vicini nelle tane, condividendo i ricordi, sorridendo di quelli buffi e tenendo stretti quelli più cari. È il tempo di un inverno, un tempo lungo in cui bisognerebbe risposare, ma è impossibile farlo se si porta dentro un tormento: parlando di Tasso e pensando a cosa di speciale ha lasciato a ciascuno, gli animali avanzano verso la primavera, verso la vita che continua, che fiorisce lieve, che porta nel vento la presenza dell’amico.
Le illustrazioni sono tanto delicate quanto la storia che accompagnano, per questo classico pubblicato nel 1984 che arriva ora in Italia per la prima volta.
Età di lettura consigliata: 5+
(Recensione tratta dal blog Le letture di Biblioragazzi, a cura di Caterina Ramonda.)