IL FIGLIO UNICO
Guojing
Mondadori, 2017
In un paesaggio freddo e innevato vediamo una bimba, la protagonista, svegliarsi e salutare la mamma di controvoglia, per poi restare da sola in casa.
Qualche gioco, qualche distrazione, l’album fotografico dei ricordi da cui affiora una nonna cui si vuole bene, e poi l’idea – andare a trovare la nonna-, un bigliettino scritto, sciarpa cappotto stivali e inizia il viaggio, fuori, tra macchine e tram e gente sconosciuta.
Appoggiata al finestrino del tram, la bimba però si addormenta, e quando si sveglia, non capiamo più la dimensione in cui si ritrova.
Sicuramente c’è la neve e c’è un bosco scuro, nulla di familiare.
Sale la paura, scorrono le lacrime.
Finché, ecco un grande cervo, giungere accanto come figura salvifica.
È qui che inizia la realtà parallela, il viaggio, fatto di nuove amicizie, in primis quella dolce e affettuosa con il grande cervo protettore e poi con un omino-nuvoletta, simpaticissimo e divertente. Tra giochi e coccole, non mancano gli imprevisti, come la grande bocca di una balena che compare all’improvviso inghiottendo tutti e tre, per condurli nel buio più fitto in cui si scorgono mille lucine…
Ecco poi arrivare la mamma nuvoletta, e le lacrime e gli addii, sopraggiunge infine il sonno e il risveglio nel nulla, da soli, finché torna il cervo che condurrà la bambina a casa, dai genitori che disperatamente la stanno cercando.
La potenza di questo libro risiede nella storia, così pura e ricca di emozioni, ma soprattutto nelle illustrazioni che raccontano magistralmente sia le avventure che le relazioni e gli affetti grazie a primi piani intensi (come l’abbraccio finale tra la bimba e il cervo) e vedute aeree spettacolari.
Guojing gioca continuamente con i cambi di prospettiva e le inquadrature, che accolgono le immagini talora in piccoli riquadri tal’altra in una doppia pagina, rendendo la storia piena di ritmo.
Le atmosfere sono ovattate e silenziose e hanno la capacità di avvolgere il lettore in una narrazione piena di magia, dolcezza e batticuori.
Età di lettura consigliata: 4+
(recensione tratta dal sito Galline volanti)