lunedì 9 maggio alle ore 21 sulla piattaforma zoom della Cicala Laura Ruo e Martino Negri presentano UNA TORRE DI BABELE A SCUOLA: esperienze di multilinguismo in una seconda primaria.
Il progetto ha avuto luogo in una classe seconda di una scuola primaria della periferia milanese.
L’ingresso nel contesto scolastico può essere metaforicamente visto come il varco di una terra di frontiera e d’incontro, un crocevia linguistico in cui ci si trova più spesso presi nel mezzo, senza poter dire se si è più da una parte o dall’altra, sentendoci anzi un po’ di qui e un po’ di là. (D. Zoletto, Straniero in classe, una pedagogia dell’ospitalità, Milano, Raffaello Cortina Editore, 2007, p.14.).
La scuola come luogo di incontro interculturale ha stimolato la mia curiosità sul versante linguistico e sulle musicalità delle lingue che abitavano l’aula. La domanda che ha guidato la ricerca è stata: Come valorizzare il patrimonio plurilingue e interlinguistico del gruppo classe? Lo studio della risposta a questa domanda ha dato origine a un percorso didattico in cui le storie sono stati i medium di un incontro interculturale.
Grazie all’utilizzo degli albi illustrati le musicalità delle lingue si arricchivano del dialogo con le immagini. L’intento era offrire un’educazione plurilingue basata sulla reciprocità: si trattava quindi di intendere il concetto di integrazione non solo in direzione assimilativa ma piuttosto di consentire lo scambio interlinguistico tra tutti i soggetti coinvolti in una logica multidirezionale. Il progetto è stato suddiviso in due parti, lo spartiacque è stato segnato dall’avvento dell’emergenza sanitaria. Per tale motivo una prima parte delle proposte si è svolta in presenza, mentre le successive sono state realizzate per via telematica.
Laura Ruo è un’insegnante di scuola primaria. Nel 2020 ha conseguito il titolo di dottoressa in scienze della formazione primaria presso l’università degli studi Milano -Bicocca con il massimo dei voti. Grazie all’esperienza dell’Erasmus svolta in Belgio e alla partecipazione al progetto “Le storie sono un’ancora” (promosso dall’associazione IBVA e dal centro COME-coop in collaborazione con l’università degli studi Milano Bicocca) ha sviluppato il proprio interesse nei confronti del versante linguistico dell’incontro interculturale. Per questa ragione ha deciso di approfondire tali tematiche nel proprio percorso di tesi, realizzando un progetto didattico che avesse come focus l’incontro interculturale attraverso la lingua e l’uso degli albi illustrati. Queste esperienze hanno segnato il modo di intendere la scuola come uno spazio inclusivo e aperto alle frontiere interculturali.
