Un romanzo per la scuola media che tocca temi potremo dire quasi consueti – l’amicizia, i genitori separati, i cambiamenti della crescita – in modo non banale.
Consigli e disastri di Mirtilla, Julie Murphy, trad. Manuela Salvi, Mondadori, 2020
Della bella scrittura di Julie Murphy già sapevamo dal profondo ed esilarante Voglio una vita a forma di me, poi adattato in un film Netflix. Qui torna in un romanzo per la scuola media che tocca temi potremo dire quasi consueti – l’amicizia, i genitori separati, i cambiamenti della crescita – in modo non banale.
I genitori di Mirtilla si sono separati, ma per dare alla figlia una sorta di continuità vivono nella stessa strada e cercano di portare avanti le vecchie abitudini, nonostante molti conoscenti li guardino in modo diverso dopo l’outing del padre. Mirtilla è alle prese con i problemi dell’amicizia: Kiera si è allontanata e sembra prenderci gusto a battibeccare e a prendersela con lei e Mirtilla stessa sembra dare per scontata la presenza di Oscar, uno che sa davvero dimostrarsi amico.
Una sola abitazione separa nella via le case dei genitori della protagonista: ci vive la signora Flora Mae insieme a un gatto imbalsamato e a una macchina da scrivere: è lei a gestire la rubrica di consigli della “Gazzetta di Valentine”, il giornale locale, di cui tutti sono affezionati lettori pur considerandola eccentrica e forse un po’ matta. Ma è a lei che scrivono per raccontare e chiedere aiuto; è a lei che anche Mirtilla ha scritto e grande è a sorpresa della ragazzina quando la donna le affida una serie di incarichi (dal bagnare le piante al gestire la posta con l’editore) prima di partire e passare un periodo fuori città. Mirtilla non si trattiene: legge alcune delle lettere e fa scivolare la sua personale risposta nel plico per il giornale. Così i suoi consigli vengono pubblicati, così Mirtilla prova a risolvere i guai altrui per cercare di sistemare i propri.
Le lettere dei lettori e le risposte di Mirtilla punteggiano la narrazione che dice di come i cambiamenti siano fatti anche di una forma nuova; è molto difficile cercare di tenere il nuovo dentro le vecchie abitudini, specie quando cresci e finisci per sentirti diviso a metà, non proprio te stesso.
Età di lettura consigliata: 10+
Recensione a cura di Caterina Ramonda, tratta dal blog Le letture di BiblioRagazzi.