mercoledì 25 maggio alle 21
presso la libreria
AIUTIAMOLI A CASA LORO?
incontro con il Gruppo per le Relazioni Transculturali
Aiutiamoli a casa loro: quante volte questa frase viene pronunciata così palesemente in cattiva fede da essere diventata quasi offensiva. Eppure è evidente che di fronte alle tante criticità (guerre, fame, mancanza di prospettive) che funestano il nostro pianeta, l’opzione di offrire alle persone un’alternativa credibile alla fuga dalla propria terra sarebbe più che auspicabile. La cooperazione internazionale in effetti dovrebbe servire anche a questo (oltre a tentare di risolvere emergenze).
Eppure i risultati non sempre sono incoraggianti. Più di un libro si è occupato delle contraddizioni della cooperazione (un titolo come L’industria della solidarietà di Linda Polman è già abbastanza evocativo di per sé): costi di “struttura” che rischiano di sottrarre ossigeno ai progetti, valutazioni dei risultati talvolta approssimative e via dicendo.
Partendo dalle sollecitazioni del nostro storico provocatore, Andrea Millul (medico e ricercatore con la passione per l’antropologia) chiacchiereremo del peculiare modo di intendere la cooperazione di una storica quanto atipica realtà di questo affollato universo: il Gruppo per le Relazioni Transculturali (GRT). Il GRT, che nasce negli anni 60, si occupa di salute mentale, minoranze etniche, medicina tradizionale, disadattamento sociale. Dall’America centrale all’Africa e all’Asia sempre su questi temi, si è sviluppata la storia del GRT.