CRACK! UN ANNO IN CRISI
Marie-Aude Murail (trad. Federica Angelini)
Giunti, 2014
Rien ne va plus a casa Doinel, famiglia dal cognome evocativo – impossibile non pensare ad Antoine, antieroe quotidiano dei film di François Truffaut – che apparentemente non ha niente di differente da decine di altre famiglie contemporanee: il padre Marc, dal burrascoso passato di latin lover, è alle prese con la ristrutturazione dell’azienda per la quale lavora, schiacciato tra la necessità di rispettare le brutali consegne dei nuovi proprietari olandesi e il desiderio di “restare umano”; la madre Nadine, insegnante di scuola dell’infanzia, annega il suo originario idealismo nella stolida burocrazia delle “schede di valutazione”; Charline, detta Charlie, vive per procura attraverso gli eroi dei suoi manga preferiti; Esteban, il figlio minore, fugge dai bulli rifugiandosi nella sua precoce intelligenza.
I quattro membri della famiglia vivono ognuno per conto proprio: ogni capitolo del romanzo si concentra su uno di loro, e neppure i momenti istituzionali, come la cena, sembrano ricondurli ad un percorso comune. Eppure, qualcosa che li unisce c’è, ed ha le sembianze di un articolo di giornale che i Doinel leggono in momenti diversi, e che parla di fuga, di nuovo inizio, e di una yurta mongola…
I lettori italiani ritrovano Marie Aude Murail con un testo del 2009, ancora tremendamente attuale nel 2014: un romanzo che trasforma eventi apparentemente banali in una sorta di epica quotidiana, che si sviluppa armonicamente intorno a quattro personaggi ben realizzati, che prosegue coerentemente il disegno “illuminista” dell’autrice, che affida alla sua letteratura il compito di indagare gli angoli bui della contemporaneità senza perdere, in fondo, la speranza di farvi luce.
Età di lettura consigliata: dai 12 anni
(recensione a cura di Matteo Biagi, tratta dal sito qualcunoconcuicorrere.org)