FORTE COME UN ORSO
Katrin Stangl (trad. di G. Mirandola)
Topipittori, 2013
Gli albi per bambini spaziano dalle fiabe, che hanno nuova vita nelle illustrazioni, ai racconti con animali umanizzati o con bambini stessi protagonisti di storie del loro vissuto quotidiano, ad altri che si identificano con la non-fiction. Quest’ultimi sono libri di divulgazione che con semplicità invitano il lettore a decifrare i rapporti umani, a intraprendere viaggi nella natura, tra gli animali, nell’arte, per conoscerne i segreti.
In Forte come un orso (considerato in Germania nel 2012 da Stiftung Buchkunst “più bel libro dell’anno”), sono presentate certe prerogative che gli umani hanno assegnato agli animali, qui sempre contrapposti a bambini raffigurati in primo piano accanto a loro. Le illustrazioni hanno un ruolo essenziale nella non-fiction perché, soprattutto in un libro come questo dedicato ai più piccoli, danno vivacità al contesto tramite immagini accattivanti e coinvolgenti, sottolineate da didascalie in grande formato di stampa. In orsi, leoni, agnelli, gatti, cani e così via, il lettore può vedere se stesso e ambire a essere bellissimo, forte, libero e non certo dispettoso, furioso, sporco. Al femminile sono riservati pochi animali con attributi non sempre lusinghieri. Le bambine sono ciarliere come i pappagalli, svelte come le donnole, selvagge come le tigri, vanitose come i pavoni o chiassose come il gallo. Ma il ruolo femminile si riscatta nella tenera immagine a doppia pagina dove un piccolo cammello succhia il latte materno imitato da un bambino con il suo biberon. In altre doppie pagine sono presenti l’audace leone, cavalcato da un bambino e un grosso elefante seguito da un piccolo molto cicciottello.
Tutti gli animali hanno atteggiamenti amichevoli nei confronti dei bambini in scenette suggestive dove le figure spiccano in movimento su pagine coloratissime che suscitano interesse e partecipazione. L’immagine di copertina non è forse la più bella, ma sicuramente la più significativa. L’orso è un animale molto amato dai bambini fin dal primo peluche e poterlo sostenere sulle spalle dà l’idea che essere forti, come ci insegna Pippi Calzelunghe che alza con le sue fragili braccia di bambina un cavallo, è un modo per superare le difficoltà della vita.
Età di lettura consigliata: dai 4 anni.
Recensione a cura di Maria Letizia Meacci, tratta da Liber.