LA STORIA DI MINA
David Almond
Salani, 2011

Chi di voi ha letto Skellig di David Almond si ricorderà che nelle prime pagine di quel romanzo, Michael, il protagonista che ha appena traslocato, vede improvvisamente spuntare dalla cima del muro del vicoletto la testa di una ragazzina che gli domanda: “Sei tu quello nuovo?”. Lei si chiama Mina e condividerà con lui l’incontro con Skellig. In questo libro invece, David Almond ha fatto un passo indietro per regalarci la storia dei giorni precedenti l’arrivo di Michael nella nuova casa, la storia vista dall’altra parte del vicoletto, facendo di Mina il personaggio principale e offrendoci il suo punto di vista, il suo sguardo sul mondo dall’alto dell’albero su cui le piace stare di giorno, ma anche di notte.
Quello che leggerete è una sorta di diario in cui Mina annota i suoi pensieri, le sue riflessioni, le persone che incontra e quelle che vede dall’alto, i nidi di merlo, le passeggiate per il quartiere, le sue fantasticherie, le storie che inventa, tutti gli aggettivi che i compagni le affibbiano. Dicono che Mina è stramba, è matta, è assurda. Come quando si rifiuta di seguire la scaletta imposta dalla maestra per il tema, perché sostiene che la storia non ne voleva sapere. Come quando fa di testa sua durante il test nazionale, viene ritirata da scuola (la scuola che lei odia con tutta se stessa) e studia a casa con la mamma. Così Mina finisce ai margini e quell’albero su cui le piace passare il tempo ci dice quanto sia comodo a volte starci sopra, ma come nello stesso tempo non ci si possa appollaiare a vita, di come sia necessario affrontare quel che sta più basso e che ci fa paura, darsi del coraggio quando serve. Perché diventare grandi poteva essere meraviglioso ed entusiasmante, ma anche difficile, tremendamente difficile.
Mina è singolare: parte senza meta per andare dove la portano le gambe, scrive una storia bellissima fatta di una pagina bianca, vorrebbe frequentare una scuola di scrittura dell’assurdo specializzata nello studio di attività straordinarie, a volte ha una folle paura, altre si sente sulle soglie di un periodo pieno di meraviglia. Insomma, è disarmante.
Pensiamo che vi farà sorridere e ridere. E poi Mina vi dà i compiti: ogni tanto nel suo diario compaiono dei suggerimenti per attività straordinarie da svolgere: come “scrivere una frase che riempia una pagina intera” oppure “portate a spasso una linea” o ancora “fermatevi sotto un lampione. Danzate e brillate sotto il cono di luce”. Insomma, provate ad ammirare la strabiliante bellezza del mondo!!!

(recensione di Caterina Ramonda, laureata in Conservazione dei Beni Culturali all’Università di Parma, si occupa di promozione della lettura nelle biblioteche del Sistema bibliotecario di Fossano (Cuneo) ed è responsabile delle attività delle biblioteche dell’Unione del Fossanese. Svolge attività di laboratori e incontri di lettura con i ragazzi. Collabora con Equilibri e alla rivista Fuorilegge. La lettura bandita. La recensione è stata presa dal sito Fuorilegge).