L’EVOLUZIONE DI CALPURNIA
Jacqueline Kelly
Salani, 2011
Un libro che non deve assolutamente mancare per la libreria di una bambina dai 10 anni in poi. Un libro che ricorda “Il giardino segreto” di Frances Hodgson Burnett (scritto nel 1909), ma con una personalità ancora più intensa. La storia ci riporta alla fine del 1800, nel Texas, in una grande casa di produttori di cotone. Calpurnia è unica bambina in una famiglia – numerosa – di maschi. Per la mamma è però una speranza che non vuole farsi realtà: perchè Calpurnia non ama i vezzi da bambina, o il ricamo, o le buone maniere, Calpurnia osserva e scrive. Osserva le cavallette, lo stato della siccità, prova su di sè le fatiche della raccolta del cotone, si interessa di foglie, girini, bruchi. Calpurnia annota di germogli e cambiamenti del clima. Calpurnia legge – il più possibile, visti anche i compiti assegnategli dalla mamma – e sogna un libro di cui ha sentito parlare: un libro di un certo Darwin.
La vita di Calpurnia cambia un giorno. Si reca alla biblioteca più vicina per richiedere il libro di Darwin, ma si scontra con una bibliotecaria scettica e molesta, che la invita ad andarsene e chiedere prima il permesso ai genitori per consultare un libro come quello di Charles Darwin. Ma dopo questo “scontro”, la bambina fa un incontro, con il burbero e scontroso (e strano) nonno, che prima aveva sempre fuggito.
Tra i due inizia un dialogo, e inizia una nuova vita per la piccola osservatrice. Perchè sarà proprio il nonno a darle da leggere “L’evoluzione della specie”, e perchè i due da quel momento inizieranno un percorso di scoperte naturaliste che – probabilmente – cambieranno il verso della vita della bambina.
La realtà peserà ancora sulle spalle di Calpurnia, che per poter partecipare alle escursioni con il nonno dovrà anche confrontarsi con la vita che le è stata predestinata, di futura debuttante, futura moglie, futura mamma. Intorno anche il Texas inizia a cambiare, arriva il telefono, le prime automobili, e chissà che Calpurnia possa un giorno realizzare il suo più grande sogno frequentare l’università.
Pagine molto belle, che trasmettono emozioni. L’amore per la ricerca, lo studio e l’osservazione della natura si intrecciano alla vita quotidiana di una bambina di fine ottocento. Una lettura importante.
(recensione a cura di Giorgia Garberoglio, tratta dal sito www.lastampa.it)