UNA PARTIGIANA DI NOME TINA
Anselmo Roveda, Sandro Natalini
Coccole&Caccole, 2010
L’odore dell’autunno è diverso da quello dell’estate. Quello dell’estate ti fa venire il sorriso per il profumo di erba e di frutta: è un odore caldo, quasi giallo, che arriva col rumore del volo degli insetti. Anche quello dell’autunno mi piace: è un odore azzurro come il cielo pulito.
Il 26 settembre sta a metà tra l’estate e l’autunno. Il 26 settembre 1944 Tina, diciassette anni, Istituto Magistrale, un’ora di bicicletta tutte le mattine per andare a scuola, quattro anni di guerra che cambiano tutti, scopre un odore che entra prepotente e cupo nella sua giornata: tutte le classi delle scuole di Bassano del Grappa vengono costrette dai fascisti ad assistere all’impiccagione dei partigiani catturati, lungo il viale principale della città. Tra di loro c’è anche Francesco, il fratello maggiore della migliore amica di Tina, Jolanda. Le domande che prima le giovani si facevano l’un l’altra lungo il tragitto da casa a scuola ora vengono sussurrate ai grandi, per cercare non una risposta ma una reazione ala crudeltà dell’uomo contro altri uomini. Così Tina diventa Gabriella, staffetta della locale banda partigiana ed entra nella storia. Attraverso le parole di Anselmo Roveda e le illustrazioni d Sandro Natalini (che forse ci sarebbe piaciuto gustare in un formato che le valorizzasse ancora di più), la storia della scelta di vita di Tina Anselmi, a testimonianza della possibilità di resistere di ogni cittadino di fronte all’oppressione e all’ingiustizia. Il nostro libro per questi giorni di ricordo delle resistenza e della Liberazione.
(recensione di Caterina Ramonda, laureata in Conservazione dei Beni Culturali all’Università di Parma, si occupa di promozione della lettura nelle biblioteche del Sistema bibliotecario di Fossano (Cuneo) ed è responsabile delle attività delle biblioteche dell’Unione del Fossanese. Svolge attività di laboratori e incontri di lettura con i ragazzi. Collabora con Equilibri e alla rivista Fuorilegge. La lettura bandita. La recensione è stata presa dal sito biblioragazzi).