lunedì 8, 15, 22 e 29 giugno alle 17
LA POESIA A SCUOLA:
COSA, COME, PERCHÈ?
laboratorio per insegnanti condotto da
MARTINO NEGRI
Il laboratorio, che si articola in quattro incontri di due ore ciascuno rivolti principalmente agli insegnanti di scuola primaria, sarà incentrato sul tema della poesia: e in particolare sulle ragioni, le strategie e gli obiettivi che guidano o dovrebbero guidare la proposta ai bambini di testi in versi, nella varietà dei generi e delle forme che li caratterizzano.
Particolare attenzione sarà riservata:
- alla destrutturazione degli stereotipi, ancora largamente diffusi nella scuola di base, così come nel pensiero comune, su cosa sia la poesia e su quali siano le sue caratteristiche, sia a livello formale sia tematico;
- all’esplorazione delle strategie più efficaci per avvicinare i bambini all’esperienza della scrittura poetica, sia in veste di fruitori, sia in veste di autori;
- alle ragioni di ordine pedagogico che rendono tanto importante la pratica della poesia a scuola, rimandando, per un verso, all’esplorazione della proprio mondo esperienziale e interiore, che la poesia consente di guardare con occhi nuovi, e, per l’altro, all’alimentazione della motivazione intrinseca nell’acquisizione del codice scritto, che il desiderio di essere capiti, quando ci si mette in gioco scrivendo, alimenta.
Gli incontri sono gratuiti , è INDISPENSABILE la prenotazione. Il seminario (che si è tenuto con identico formato in Università) è il secondo esperimento di attivazione di una rete di punti di contatto Università-territorio per ampliare le occasioni di formazione dei docenti, estendendole anche a chi non frequenta più i corsi.
Martino Negri insegna didattica della letteratura e letteratura per l’infanzia all’Università degli studi di Milano-Bicocca. Oggetto privilegiato del suo interesse di ricerca sono i libri illustrati, e in particolare le modalità di incontro tra parole e immagini nello spazio della pagina: ai suoi occhi i libri sono vere e proprie architetture, città edificate con materiali disparati e affascinanti, tessiture di segni dal cui intrecciarsi nasce sempre, inevitabilmente, un disegno d’insieme, una voce che racconta.